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SN 3.10: Bandhana Sutta – Schiavitù

1. In quel tempo il re Pasenadi del Kosala aveva imprigionato molte persone. Alcuni erano legati con funi, altri con catene ed altri con ruvidi legacci.

2. Alcuni monaci, di mattina presto, dopo essersi vestiti ed aver preso le loro scodelle e i loro mantelli si recarono a Savatthi per la questua. Dopo la questua e dopo il pasto, di ritorno dal loro giro di elemosina si recarono dal Beato e, dopo averlo riverito ed essersi seduti ad un lato, gli dissero:

3. “Venerabile signore, il re Pasenadi del Kosala ha imprigionato molte persone. Alcuni sono legati con funi, altri con catene ed altri con ruvidi legacci.”

4. Il Beato, conoscendo nel profondo il significato, recitò queste stanze:

“Il saggio afferma che catene di ferro, di legno e di giunco non sono molto forti.
Chi brama orecchini e gemme, mogli e figli
ha un forte legame, da cui è difficile liberarsi,
alcuni riescono a recidere tale legame abbandonando i desideri dei sensi.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Uppalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya