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SN 22.56: Upādānaparipavatta Sutta – Prospettive

A Sāvatthī.

“Monaci, ci sono questi cinque aggregati dell’attaccamento. Quali cinque? Gli aggregati dell’attaccamento della forma, della sensazione, della percezione, delle formazioni mentali e della coscienza.

Finché non ho realmente compreso questi cinque aggregati dell’attaccamento da quattro prospettive, non ho annunciato il mio supremo perfetto risveglio in questo mondo con i suoi deva, Māra e Brahmā, con i suoi asceti e brahmani, esseri umani e divini.

Invece quando ho realmente compreso questi cinque aggregati dell’attaccamento da quattro prospettive, io ho annunciato il mio supremo perfetto risveglio in questo mondo con i suoi deva, Māra e Brahmā, con i suoi asceti e brahmani, esseri umani e divini.

E quali sono queste quattro prospettive? Ho compreso direttamente la forma, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione. Ho compreso direttamente la sensazione … la percezione … le formazioni mentali … la coscienza, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione.

E che cos’è la forma? I quattro elementi primari e la forma derivano dai quattro elementi primari. Ciò si chiama forma. La forma ha origine dal nutrimento. Quando il nutrimento cessa, la forma cessa. La pratica che conduce alla cessazione della forma è semplicemente questo nobile ottuplice sentiero, cioè: retta visione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retto sostentamento, retto sforzo, retta presenza mentale e retta concentrazione.

Quegli asceti e bramani che hanno direttamente compreso la forma in questo modo – la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione – e praticano la disillusione, il distacco e la cessazione della forma: praticano rettamente. Chi pratica rettamente ha una solida base in questo Dhamma e in questa pratica.

Quegli asceti e bramani che hanno direttamente compreso la forma in questo modo – la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione – e tramite la disillusione, il distacco e la cessazione della forma sono liberi dall’attaccamento: sono ben liberati. Coloro che sono ben liberati sono risvegliati. Per i risvegliati, non esiste più il ciclo delle rinascite.

E cos’è la sensazione? Ci sono queste sei classi di sensazione: la sensazione nata dal contatto visivo, uditivo, olfattivo, gustativo, fisico e mentale. Ciò si chiama sensazione. La sensazione ha origine dal contatto. Quanto il contatto cessa, cessa la sensazione. La pratica che conduce alla cessazione della sensazione è semplicemente questo nobile ottuplice sentiero, …

E cos’è la percezione? Ci sono queste sei classi di percezione: le percezioni visive, dei suoni, degli odori, dei sapori, tangibili e mentali. Ciò si chiama percezione. La percezione ha origine dal contatto. Quanto il contatto cessa, cessa la percezione. La pratica che conduce alla cessazione della percezione è semplicemente questo nobile ottuplice sentiero, …

E cosa sono le formazioni mentali? Ci sono queste sei classi di intenzione (volizione): riguardo alle visioni, ai suoni, agli odori, ai sapori, tangibili e mentali. Queste si chiamano formazioni mentali. Le formazioni mentali hanno origine dal contatto. Quanto il contatto cessa, cessano le formazioni mentali. La pratica che conduce alla cessazione delle formazioni mentali è semplicemente questo nobile ottuplice sentiero, …

E cos’è la coscienza? Ci sono queste sei classi di coscienza: visiva, uditiva, olfattiva, gustativa, fisica e mentale. Ciò si chiama coscienza. La coscienza ha origine da nome-e-forma. Quando nome-e-forma cessano, la coscienza cessa. La pratica che conduce alla cessazione della coscienza è semplicemente questo nobile ottuplice sentiero, …

Quegli asceti e bramani che hanno direttamente compreso la coscienza in questo modo – la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione – e praticano la disillusione, il distacco e la cessazione della coscienza: praticano rettamente. Chi pratica rettamente ha una solida base in questo Dhamma e in questa pratica.

Quegli asceti e bramani che hanno direttamente compreso la coscienza in questo modo – la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che conduce alla sua cessazione – e tramite la disillusione, il distacco e la cessazione della coscienza sono liberi dall’attaccamento: sono ben liberati. Coloro che sono ben liberati sono risvegliati. Per i risvegliati, non esiste più il ciclo delle rinascite.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato, 2018. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya