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SN 13.4: Dutiyasambhejjaudaka Sutta – Dove confluiscono le acque (2)

A Savatthi.“Monaci, ci sono luoghi dove i grandi fiumi – il Gange, lo Yamuna, l’Aciravatti, il Sarabhu e il Mahi – si uniscono e convergono. Supponete che l’acqua si prosciugasse ed evaporasse tranne due o tre gocce d’acqua. Che cosa pensate, monaci? Sarebbe di più l’acqua che confluisce e che si è prosciugata ed evaporata, o le due o tre gocce d’acqua rimaste?”

“Signore, l’acqua che confluisce, asciugata ed evaporata, sarebbe certamente di più. Le due o tre gocce d’acqua sarebbero irrisorie, esse non sono neanche la centesima, la millesima, o la centomillesima parte rispetto alle acque confluite.”

“Allo stesso modo, monaci, per un discepolo dei nobili, compiuto nella retta visione, ‘entrato nella corrente’, la sofferenza e il dolore sono totalmente distrutti. Ciò che resta del tempo durante sette rinascite non è praticamente niente: non è un centesimo, un millesimo, un centomillesimo, quando lo si paragona con la precedente massa di sofferenza. È là la grandezza del beneficio di seguire e praticare il Dhamma, monaci. È là la grandezza del beneficio di ottenere l’occhio del Dhamma.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhu Sujato. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya