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SN 11.12: Deva Sutta – I nomi di Sakka

A Savatthi nel boschetto di Jeta. Lì il Beato si rivolse ai monaci:

“Monaci, in tempi passati, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, era un giovane bramano di nome Magha; per questo motivo era chiamato Maghava.
Monaci, in tempi passati, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, faceva offerte di città in città; per questo motivo era chiamato Purindada, il Donatore Cittadino.
Monaci, in tempi passati, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, faceva offerte molto generose; per questo motivo era chiamato Sakka.
Monaci, in tempi passati, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, offrì una casa di riposo; per questo motivo era chiamato Vasava.
Monaci, Sakka, re dei deva, riesce a pensare a mille cose in un attimo; per questo motivo è chiamato Sahassakkha, il Mille Occhi.
Monaci, la moglie di Sakka è la vergine asura Suja; per questo motivo è chiamato Sujampati, il marito di Suja.
Monaci, Sakka, re dei deva, esercita una suprema sovranità e governa i deva Tavatimsa; per questo motivo è chiamato re dei deva;
Monaci, in tempi passati, quando Sakka, re dei deva, era un essere umano, mise in atto e praticò sette regole con cui raggiunse la condizione di Sakka.

“Quando una persona aiuta i suoi genitori,
e rispetta gli anziani della famiglia;
quando usa parole gentili e cortesi,
e si astiene da parole che dividono;
quando si sforza di eliminare il male,
è sincero, e dissolve la rabbia,
i deva Tavatimsa lo chiamano
una Nobile persona.”

From The Connected Discourses of the Buddha: A New Translation of the Samyutta Nikaya. VoI 1., by Bhikkhu Bodhi 2000: Wisdom Publications. ppg. 329-330. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

Testo: Samyutta Nikaya