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SN 1.25: Araham Sutta – L’arahant

[Una divinità:]

Colui che è un Arahant, che completato il compito,
libero dagli influssi impuri, nella sua ultima esistenza,
Potrebbe usare la parola “Io”
o potrebbe dire: “Questo è mio.”

Potrebbe essere incline a vane presunzioni?

[Il Benedetto:]

Libero da ogni vincolo e concetto,
Tutte le false catene sono state spezzate:
Realmente saggio, è andato al di là di tali pensieri.
Perciò quel monaco potrebbe usare la parola “Io”
o potrebbe dire: “Questo è mio.”
Riconoscendo saggiamente l’espressione mondana
egli può esprimersi secondo un linguaggio comune.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Maurice O’Connell Walshe. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoSamyutta Nikaya