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MN 116: Isigili Sutta – Alla gota del valle

Questo ho sentito. Una volta il Sublime dimorava presso Râjagaham, al monte della Gola del Vate. Là ora il Sublime si rivolse ai monaci dicendo [vi mostrerò una serie di monti il cui nome, il cui titolo è mutato]: “Il monte di Massa, il monte Chiaro, il monte Cresciuto, il monte del Picco del Vulture, e il monte della Gola del Vate. Anticamente, monaci, cinque centinaia di singoli Svegliati (paccekabuddha) successivamente si stabilirono su questo monte. Essi si vedevano entrare: entrati non comparivano più. Le genti guardandolo dicevano: ‘Questo monte ingoia i vati!’ E Gola del Vate fu appunto il nome che venne dato.

Indicherò ora i nomi dei singoli Svegliati che vissero a lungo da eremiti su questo monte: ascoltate con attenzione. Intatto, Ottimo, Incenso, Famoso, Benvisto, Grazioso, Fragrante, Limosinante, Superuomo, Costante, Sicuro, Saputo e Divenuto.”

«Di questi esseri invitti ed intatti,
ognuno per sé conquistante il risveglio:
di quei superuomini eccelsi
i nomi voi sentiste da me.

Questi e gli altri grandi uomini,
svegliati per sé, estinti di brama,
svincolati e risvegliati:
salutate all’infinito».

Riscrittura a partire dall’italiano di De Lorenzo, da Pier Antonio Morniroli ed Enrico Federici.
Per distribuzione gratuita esclusivamente.

Testo: Majjhima Nikaya