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Jtk 15: Kharadiya-jataka

“Perchè quando un cervo.”– Questa storia fu detta dal Maestro a Jetavana riguardo un Fratello indisciplinato. La tradizione dice che questo fratello era indisciplinato e non avrebbe prestato attenzione ad ammonizioni. Di conseguenza, il Maestro gli chiese, dicendo, “E’ vero, come dicono, che sei indisciplinato e non presterai attenzione ad ammonizioni?”
“E’ vero, Beato,” fu la risposta,
“Così anche nei giorni passati,” disse il Maestro, “fosti indisciplinato e non prestasti attenzione alle ammonizioni dei saggi e buoni,–col risultato che fosti preso in trappola e incontrasti la tua morte.” E così dicendo, raccontò questa storia del passato.

Un tempo quando Brahmadatta era a Benares il Bodhisattva era nato cervo e dimorava nella foresta a capo di un gruppo di cervi. Sua sorella gli portò suo figlio, dicendo, “Fratello, questo è tuo nipote; insegnagli l’astuzia dei cervi.” E così pose suo figlio sotto le cure del Bodhisattva. Disse quest’ultimo a suo nipote, “Vieni a tale ora e ti darò una lezione.” Ma il nipote non si presentò all’ora stabilita. E, come in quel giorno, così per sette giorni saltò la sua lezione e fallì nell’apprendere l’astuzia dei cervi; ed alla fine, mentre andava vagabondando, fu catturato in una trappola. Sua madre giunse e disse al Bodhisattva, “Fratello, non è stata insegnata a tuo nipote l’astuzia dei cervi?”
“Non prenderti pensieri per quel monello ineducabile,” disse il Bodhisattva; “tuo figlio ha fallito nell’apprendere l’astuzia dei cervi.” E così dicendo, avendo perso qualsiasi desiderio di consigliare lo scapestrato anche nel suo pericolo mortale, ripeté questa strofa:
Perché quando un cervo ha due volte quattro zoccoli per correre
E corna ramificate armate di innumerevoli denti,
E quando da sette stratagemmi ha salvato sé stesso,
Allora io, Kharadiya, non gli insegno più.
Ma il cacciatore uccise l’ostinato cervo che fu catturato nella trappola, e si allontanò con la sua carne.

Quando il Maestro ebbe concluso questa lezione a sostegno di ciò che aveva detto riguardo la sregolatezza del Fratello in altri tempi così come nel presente, mostrò la connessione, ed identificò la Nascita, dicendo “In quei giorni il Fratello indisciplinato era il cervo nipote, Uppala-vanna era la sorella, ed io stesso il cervo che dette l’ammonizione.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Robert Chalmers. Tradotto in italiano da Francesco Viterbo.

TestoJataka