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AN 7.46: Sañña Sutta – Percezioni

“Monaci, queste sette percezioni quando sviluppate e perseguite, sono di grande frutto, di grande beneficio. Esse guadagnano un appiglio nell’Immortale, hanno l’Immortale come loro meta finale. Quali sette? La percezione di ripugnanza, la percezione della morte, la percezione della ripugnanza al cibo, la percezione del disgusto per ogni mondo, la percezione dell’impermanenza, la percezione del dolore in ciò che è impermanente, la percezione del non-sé in ciò che è doloroso.

[1] La percezione di ripugnanza, quando sviluppata e perseguita, è di grande frutto, di grande beneficio. Guadagna un appiglio nell’Immortale, ha l’Immortale come sua meta finale’: Così è stato detto. In riferimento a cosa?

Quando la consapevolezza di un monaco dimora spesso nella percezione di ripugnanza, la sua mente si allontana dal pensiero dell’atto sessuale e non è attratta, e sia l’equanimità sia la ripugnanza diventano dominanti. …… Se la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione di ripugnanza, ma la sua mente non si allontana dal pensiero dell’atto sessuale, o se l’attrazione diviene dominante, dovrebbe comprendere: ‘Io non ho sviluppato la percezione di ripugnanza; non c’è avanzamento; Io non sono arrivato al frutto [mentale] dello sviluppo.’ In questo modo egli è presente mentalmente. Se la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione di ripugnanza, la sua mente si allontanna dal pensiero dell’atto sessuale e non è attratta, e sia l’equanimità sia la ripugnanza diventano dominanti, dovrebbe comprendere: ‘Io ho sviluppato la percezione di ripugnanza; c’è avanzamento; Io sono arrivato al frutto [mentale] dello sviluppo.’ In questo modo egli è presente mentalmente.

La percezione di ripugnanza, quando sviluppata e perseguita, è di grande frutto, di grande beneficio. ……..Così è stato detto.

[2] La percezione della morte, quando ……

Quando la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione della morte, la sua mente si allontana dal fervore per la vita, …… ..

[3] La percezione della ripugnanza al cibo, …..

Quando la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione della ripugnanza al cibo, la sua mente si allontana dal bramare……..

[4] La percezione di disgusto per ogni mondo, quando …..

Quando la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione del disgusto per ogni mondo, la sua mente si allontana dai desideri mondani, …….

[5] “‘La percezione dell’impermanenza, quando ……

Quando la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione dell’impermanenza, la sua mente si allontana da guadagni, offerte e fama, …….

[6] La percezione del dolore in ciò che è impermanente, quando … .

Quando la consapevolezza di un monaco dimora nella percezione del dolore in ciò che è impermanente, una percezione di pericolo e paura è stabilita in lui attraverso l’ozio, l’indolenza, la pigrizia, il torpore e la mancanza di riflessione, come se ci fosse un assassino con una spada sguainata. Se la consapevolezza di un monaco dimora spesso nella percezione del dolore in ciò che è impermanente……

…….

[7] La percezione del non-sé in ciò che è doloroso, quando ……..

Quando la consapevolezza di un monaco resta nella percezione del non-sé in ciò che è doloroso, la sua mente è priva dell’Io-creazione e del Mio-sé riguardo ad ogni fenomeno sia fisico che mentale, egli ha trasceso l’orgoglio, è in uno stato di pace ed è libero.

La percezione del non-sé in ciò che è doloroso, quando sviluppata e perseguita, è di grande frutto, di grande beneficio. Guadagna un appiglio nell’Immortale, ha l’Immortale come sua meta finale’: Così è stato detto.

Monaci, queste sette percezioni quando sviluppate e perseguite, sono di grande frutto, di grande beneficio. Esse guadagnano un appiglio nell’Immortale, hanno l’Immortale come loro meta finale.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya