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AN 6.19-20: Maranassati Sutta – La consapevolezza della Morte

Così ho sentito. Una volta il Beato soggiornava a Nadika, nella Sala del Mattone.

Là si rivolse i monaci, “Monaci!”

“Sì, signore.” – i monaci risposero.

Il Beato disse: “La consapevolezza della morte, quando sviluppata e perseguita, è di grande frutto e beneficio. Guadagna un appiglio nell’Immortale, ha l’Immortale come sua meta finale. Perciò dovreste sviluppare la consapevolezza della morte.”

Quando questo fu detto, un monaco disse al Beato: “Io ho già sviluppato la consapevolezza della morte.”

“E come si sviluppa la consapevolezza della morte?”

“Io penso: ‘ Se vivessi per un solo giorno ed una sola notte, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Poi un altro monaco disse al Beato: “Anche io ho già sviluppato la consapevolezza della morte.”

“E come si sviluppa la consapevolezza della morte?”

“Io penso: ‘Se vivessi per un solo giorno, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Poi un altro monaco disse al Beato: “Anche io ho sviluppato la consapevolezza della morte.” … “Io penso: ‘Se vivessi per il tempo di un pasto, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Poi un altro monaco disse al Beato: “Anche io ho sviluppato la consapevolezza della morte.” … “Io penso: ‘Anche se vivessi per il tempo di ingoiare bocconi di cibo, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Poi un altro monaco disse al Beato: “Anche io ho sviluppato la consapevolezza della morte.” … “Io penso: ‘Se vivessi per il tempo di ingoiare un solo boccone di cibo, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Poi un altro monaco disse al Beato: “Anche io ho sviluppato la consapevolezza della morte.” … “Io penso: ‘Se vivessi la durata di un respiro, attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ Così ho sviluppato la consapevolezza della morte.”

Detto questo, il Beato si rivolse i monaci. “Chiunque sviluppi la consapevolezza della morte, pensando: ‘Potrei vivere per un giorno ed una notte… per un giorno… per l’intervallo di un pasto… , attenendomi agli insegnamenti del Beato, avrei già raggiunto un grande obiettivo.’ – praticano in modo disattento. Essi sviluppano lentamente la consapevolezza della morte per porre fine agli influssi mentali impuri.

Ma chiunque sviluppi la consapevolezza della morte, pensando: ‘Potrei vivere per la durata di un respiro, come l’inspirazione e l’espirazione …….- si dice che sono intensamente attenti. Essi sviluppano acutamente la consapevolezza della morte per porre fine agli influssi mentali impuri.

Così dovete esercitarvi: ‘Saremo intensamente attenti. Noi svilupperemo acutamente la consapevolezza della morte per porre fine agli influssi mentali impuri.’ Così dovete esercitarvi.”

Così disse il Beato. Gratificati, i monaci, si allietarono con le parole del Beato.

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Thanissaro Bhikkhu. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya