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AN 2.98–117: Bala Vagga – Stolti

98. “Monaci, questi due sono stolti. Quali due? Colui che porta un fardello che non gli tocca, e colui che non porta un fardello che gli tocca. Questi due sono stolti.”
 
99. “Monaci, questi due sono sagaci. Quali due? Colui che non porta un fardello che non gli tocca, e colui che porta un fardello che gli tocca. Questi due sono sagaci.”

100. “Monaci, questi due sono stolti. Quali due? Colui che percepisce ciò che è inammissibile come ammissibile, e colui che percepisce ciò che è ammissibile come inammissibile. Questi due sono stolti.”

101. “Monaci, questi due sono sagaci. Quali due? Colui che percepisce ciò che è inammissibile come inammissibile, e colui che percepisce ciò che è ammissibile come ammissibile. Questi due sono sagaci.” 

102. “Monaci, questi due sono stolti. Quali due? Colui che percepisce un’azione innocente come una colpa, e colui che percepisce una colpa come un’azione innocente. Questi due sono stolti.”

103. “Monaci, questi due sono sagaci. Quali due? Colui che percepisce un’azione innocente come un’azione innocente, e colui che percepisce una colpa come una colpa. Questi due sono sagaci.” 

104. “Monaci, questi due sono stolti. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è un insegnamento come un insegnamento, e colui che percepisce ciò che è un insegnamento come ciò che non è un insegnamento. Questi due sono stolti.”

105. “Monaci, questi due sono sagaci. Quali due? Colui che percepisce ciò che è un insegnamento come un insegnamento, e colui che percepisce ciò che non è un insegnamento come ciò che non è un insegnamento. Questi due sono sagaci.”

106. “Monaci, questi due sono stolti. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è una pratica come una pratica, e colui che percepisce ciò che non è una pratica come una pratica. Questi due sono stolti.”

107. “Monaci, questi due sono sagaci. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è una pratica come ciò che non è una pratica, e colui che percepisce ciò che è una pratica come una pratica. Questi due sono sagaci.”

108. “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che prova rimorso per qualcosa che non dovrebbe essere, e colui che non prova rimorso per qualcosa che potrebbe essere. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

109. “Per questi due gli influssi impuri non crescono. Quali due? Colui che non prova rimorso per qualcosa che non dovrebbe essere, e colui che prova rimorso per qualcosa che potrebbe essere. Per questi due gli influssi impuri non crescono.”

110. “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che è inammissibile come ammissibile, e colui che percepisce ciò che è ammissibile come inammissibile.. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

111. “Per questi due gli influssi impuri non crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che è inammissibile come inammissibile, e colui che percepisce ciò che è ammissibile come ammissibile. Per questi due gli influssi impuri non crescono.”

112. “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che percepisce un’azione innocente come una colpa, e colui che percepisce una colpa come un’azione innocente. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

113. “Per questi due gli influssi impuri non crescono. Quali due? Colui che percepisce un’azione innocente come un’azione innocente, e colui che percepisce una colpa come una colpa. Per questi due gli influssi impuri non crescono.”

114. “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è un insegnamento come un insegnamento, e colui che percepisce ciò che è un insegnamento come ciò che non è un insegnamento. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

115. “Per questi due gli influssi impuri non crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che è un insegnamento come un insegnamento, e colui che percepisce ciò che non è un insegnamento come ciò che non è un insegnamento. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

116. “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è una pratica come una pratica, e colui che percepisce ciò che non è una pratica come una pratica. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

117.  “Per questi due gli influssi impuri crescono. Quali due? Colui che percepisce ciò che non è una pratica come ciò che non è una pratica, e colui che percepisce ciò che è una pratica come una pratica. Per questi due gli influssi impuri crescono.”

Traduzione in Inglese dalla versione Pali di Bhikkhu Sujato.Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya