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AN 1.296-340: Ekadhammapali – Una pratica

1. Pathamavagga

296. Monaci, se sviluppate e vi esercitate in questa pratica, essa vi condurrà stabilmente al distacco, alla cessazione, alla pace, alla realizzazione e all’estinzione. Qual è? Il ricordare l’Illuminato. Se vi esercitate in tale pratica, essa vi condurrà stabilmente al distacco, alla cessazione, alla pace, alla realizzazione e all’estinzione.

297. Monaci, se sviluppate e vi esercitate in questa pratica, essa vi condurrà stabilmente al distacco, alla cessazione, alla pace, alla realizzazione e all’estinzione. Qual è? Il ricordare l’Illuminato … il Dhamma … il Sangha … le virtù … la generosità …. i deva … la consapevolezza del respiro … la morte … la consapevolezza del corpo … la consapevolezza della pace. Se vi esercitate in tale pratica, essa vi condurrà stabilmente al distacco, alla cessazione, alla pace, alla realizzazione e all’estinzione.

2. Dutiya Vagga

298. Monaci, non conosco altra realtà che faccia sorgere pensieri immeritevoli non sorti e faccia sviluppare pensieri immeritevoli appena sorti come la falsa visione. Monaci, in colui con falsa visione sorgono pensieri immeritevoli non sorti e si sviluppano pensieri immeritevoli sorti e compiuti.

299. Monaci, non conosco altra realtà che faccia sorgere pensieri meritevoli non sorti e faccia sviluppare pensieri meritevoli appena sorti come la retta visione. Monaci, in colui con retta visione sorgono pensieri meritevoli non sorti e si sviluppano pensieri meritevoli sorti e compiuti.

300. Monaci, non conosco altra realtà con cui i pensieri meritevoli non sorti non sorgono e pensieri meritevoli sorti svaniscono come la falsa visione. Monaci, in colui con falsa visione non sorgono pensieri meritevoli non ancora sorti e svaniscono pensieri meritevoli appena sorti.

301. Monaci, non conosco altra realtà con cui i pensieri immeritevoli non sorti non sorgono e pensieri immeritevoli svaniscono come la retta visione. Monaci, in colui con retta visione i pensieri immeritevoli non ancora sorti non sorgono e pensieri immeritevoli appena sorti svaniscono.

302. Monaci, non conosco altra realtà con cui la falsa visione non ancora sorta sorge e la falsa visione appena sorta si sviluppa come il pensare in modo stolto. Monaci, colui che pensa in modo stolto la falsa visione non ancora sorta sorge e la falsa visione appena sorta si sviluppa.

303. Monaci, non conosco altra realtà con cui la retta visione non ancora sorta sorge e la retta visione appena sorta si sviluppa come il pensare saggio. Monaci, colui che pensa saggiamente la retta visione non ancora sorta sorge e la retta visione appena sorta si sviluppa.

304. Monaci, non conosco altra realtà come la falsa visione, per cui una persona con falsa visione, dopo la morte, avrà una cattiva rinascita, rinascerà negli inferi. Monaci, una persona con falsa visione avrà una cattiva rinascita, rinascerà negli inferi.

305. Monaci, non conosco altra realtà come la retta visione, per cui una persona con retta visione, dopo la morte, avrà una buona nascita, nei mondi celesti. Monaci, una persona con retta visione avrà una buona rinascita, rinascerà nei mondi celesti.

306. Monaci, le azioni fisiche, verbali e mentali di una persona con falsa visione sono influenzate dagli scopi di tale visione, così le sue intenzioni, desideri, aspirazioni e scelte. Queste sono sbagliate, spiacevoli e conducono all’avversione. Per quale motivo? A causa della sua falsa visione. Monaci, proprio come un seme di nimba, un seme di kosataki o un seme amaro piantato in un terreno umido otterrebbe l’essenza del suolo, dell’acqua e di tutte quelle essenze amare; allo stesso modo le azioni fisiche, verbali e mentali, le intenzioni, i desideri, le aspirazioni e le scelte di una persona con falsa visione sono influenzate dagli scopi di tale visione e risultano sbagliate, spiacevoli e conducono all’avversione.

307. Monaci, le azioni fisiche, verbali e mentali di una persona con retta visione sono influenzate dagli scopi di tale visione, così le sue intenzioni, desideri, aspirazioni e scelte. Queste sono giuste, piacevoli e conducono alla gioia. Per quale motivo? A causa della sua retta visione. Monaci, proprio come un seme di canna da zucchero, un seme di riso o un chicco d’uva piantato in un terreno umido otterrebbe l’essenza del suolo, dell’acqua e di tutte quelle essenze varie e dolci; allo stesso modo le azioni fisiche, verbali e mentali, le intenzioni, i desideri, le aspirazioni e le scelte di una persona con retta visione sono influenzate dagli scopi di tale visione e risultano giuste, piacevoli e conducono alla gioia.

3. Tatiya vagga

308. Monaci, una persona nasce nel mondo per l’angoscia, per la sventura e per il dispiacere di molti deva e uomini. Chi è? E’ colui con falsa e cattiva visione. Prende molto dalla retta visione e lo usa nella falsa visione. Egli nasce nel mondo per l’angoscia, per la sventura e il dispiacere di molti deva e uomini.

309. Monaci, una persona nasce nel mondo per il benessere, per la fortuna e per la gioia di molti deva e uomini. Chi è? E’ colui con retta e buona visione. Prende molto dalla falsa visione e lo usa nella retta visione. Egli nasce nel mondo per il benessere, per la fortuna e per la gioia di molti deva e uomini.

310. Monaci, non esiste nulla di così avverso come la falsa visione. Fra le realtà negative, la falsa visione è la peggiore.

311. Monaci, non conosco altra persona nata nel mondo capace di causare danno, dolore e sventura a molti deva e uomini come lo stolto Makkhali. Proprio come una rete gettata alla foce di un fiume reca del male, sventura e distruzione a molti pesci, allo stesso modo, io credo, colui che nasce nel mondo per causare danno, dolore e sventura a molti deva ed uomini.

312. Monaci, se il Dhamma e la Disciplina sono interpretati e osservati in modo errato, viene accumulato molto demerito sia dall’interprete sia da coloro che lo osservano a causa dell’errata interpretazione del Dhamma.

313. Monaci, se il Dhamma e la Disciplina sono interpretati e osservati in modo retto, viene accumulato molto merito sia dall’interprete sia da coloro che lo osservano a causa della retta interpretazione del Dhamma.

314. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo errato, il maestro dovrebbe conoscere la pratica e non l’ascoltatore, per l’interpretazione errata dell’insegnamento.

315. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo corretto l’ascoltatore dovrebbe conoscere la pratica e non il maestro, per la corretta interpretazione dell’insegnamento.

316. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo errato, colui con retto sforzo dimora nell’inquietudine, a causa dell’errata interpretazione dell’insegnamento.

317. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo corretto, chi è pigro e privo del retto sforzo dimora nell’inquietudine, a causa della corretta interpretazione dell’insegnamento.

318. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo errato, chi è pigro e privo del retto sforzo dimora nell’inquietudine, a causa dell’errata interpretazione dell’insegnamento.

319. Monaci, quando il Dhamma e la Disciplina sono interpretati in modo corretto, colui con retto sforzo dimora nella felicità, a causa della retta interpretazione dell’insegnamento.

320. Monaci, proprio come dei lievi odori di escrementi dovrebbero essere eliminati, io non descriverò il pensiero nemmeno per una frazione di secondo. [`appamattaka?pi bhava? na va??emi ‘. Sempre i pensieri cercano connessioni nel passato, per il futuro o nel presente. Il monaco che mira all’estinzione non dovrebbe sostenere il pensiero, poiché i pensieri prolungano il viaggio nell’esistenza.]

321. Monaci, proprio come dei leggeri odori di urina, … saliva, … pus, … sangue dovrebbero essere eliminati, io non descriverò il pensare nemmeno per una frazione di secondo.

4. CatutthavaggaVagga

322. Monaci, nella penisola indiana ci sono alcuni piacevoli frutteti, foreste, luoghi eccezionali, distese d’acqua e molti terreni irregolari, fiumi irregolari che scorrono disordinatamente, formando forme irregolari. Tuttavia, alcuni sono nati sulla terra e molti in acqua.

323. Monaci, allo stesso modo una parte nasce umana e molte altre in mondi inferiori.

324. Monaci, pochi nascono negli stati prossimi all’ascolto del Dhamma e molti distanti dall’atmosfera consapevole.

325. Monaci, alcuni nascono saggi con poteri per comprendere ciò che viene insegnato e per eliminare ciò che non è essenziale. Monaci, allo stesso modo ci sono alcuni dotati della nobile saggezza, e altri ignoranti e privi di saggezza.

326. Monaci, alcuni sono fortunati di vedere il Beato, altri non sono così fortunati.

327. Monaci, alcuni ascoltano il Dhamma del Beato. Molti altri non sono così fortunati.

328. Monaci, pochi ascoltano il Dhamma e lo memorizzano, molti altri lo dimenticano.

329. Monaci, alcuni ascoltando il Dhamma lo analizzano, molti altri non pensano a ciò che hanno ascoltato.

330. Monaci, alcuni imparano il Dhamma e lo praticano, molti altri non lo fanno.

331. Monaci, alcuni sono scossi dall’emozione religiosa in una circostanza, molti altri non hanno nessuna emozione.

332. Monaci, alcuni sono scossi dall’emozione religiosa e si sforzano di superare la sofferenza, molti altri non fanno nulla al riguardo.

333. Monaci, alcuni cambiano il loro oggetto di meditazione e focalizzano la mente. Altri non focalizzano la mente quando cambiano l’oggetto di concentrazione.

334. Allo stesso modo, monaci, alcuni si nutrono con cibo eccellente e altri raccolgono le briciole.

335. Monaci, alcuni comprendono pienamente i significati del Dhamma e raggiungono la beatitudine della liberazione, altri non sperimentano la liberazione. Perciò, monaci, dovete esercitarvi a comprendere i significati del Dhamma per sperimentare la beatitudine della liberazione.

336. Monaci, nella penisola indiana ci sono alcuni piacevoli frutteti, foreste, luoghi eccezionali, distese d’acqua e molti terreni irregolari, fiumi irregolari che scorrono disordinatamente, formando forme irregolari. Allo stesso modo alcuni esseri umani dopo la morte rinascono tra gli esseri umani, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale o nel regno degli spiriti.

337. Allo stesso modo alcuni deva dopo la morte rinascono fra i deva, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale o nel regno degli spiriti.

338. Allo stesso modo alcuni deva dopo la morte rinascono fra gli esseri umani, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale o nel regno degli spiriti.

339. Monaci, allo stesso modo alcuni redenti dagli inferi rinascono fra gli esseri umani, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale o nel regno degli spiriti.

340. Monaci, alcuni redenti dagli inferi rinascono fra i deva, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale e nel regno degli spiriti. Allo stesso modo alcuni che lasciano il regno animale rinascono fra gli esseri umani, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale e nel regno degli spiriti. Allo stesso modo alcuni che lasciano il mondo animale rinascono fra i deva, molti altri rinascono negli inferi, nel regno animale e nel regno degli spiriti. Allo stesso modo alcuni spiriti rinascono fra i deva, molti altri negli inferi, nel regno animale o nel regno degli spiriti.

Traduzione in Inglese dalla versione Pâli di Bhikkhuni Upalavanna. Tradotto in italiano da Enzo Alfano.

TestoAnguttara Nikaya